Dal 8 al 11 maggio 2025, 142 fra autori e gruppi, provenienti da 18 paesi (Cile, Argentina, Italia, Perù, Colombia, Spagna, Belgio, Messico, Bolivia, Israele, Costa Rica, Equador, Francia, India, Uruguay, Brasile, Panama, Regno Unito) hanno realizzato 110 attività: presentazioni, tavole rotonde, laboratori...
Il Simposio ha avuto luogo nello spazio virtuale di Internet, on-line (permettendo la partecipazione diretta attraverso la piattaforma Zoom e la visualizzazione delle attività in diretta e registrate su YouTube) ma anche in presenza nelle 11 sedi disseminate in vari paesi del mondo (vedi sotto).
Si sono iscritte 1158 persone, da ben 46 paesi del mondo, considerando solo quelli che si sono registrati per accedere alle sessioni Zoom. Ma moltissimi altri sono stati coloro che hanno assistito in diretta o in differita attraverso YouTube. Ad oggi si contano oltre
Vogliamo ricordare a tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di partecipare in diretta nei giorni del Simposio che possono fruire delle registrazioni di tutte (o quasi) le attività attraverso il 🔗 canale di YouTube dedicato al Simposio.
L'interesse del Simposio è approfondire la conoscenza della crisi personale e sociale che sta attraversando l'attuale momento storico. Crisi che provoca un profondo malessere nelle persone e nei popoli e che è rafforzata dall'accumulo di narrazioni distorte da parte di un sistema globale capitalista, individualista e predatorio, che si impone con sempre maggiore violenza.
Si apre un'ampia gamma di sfide: la ricerca del significato esistenziale, la disuguaglianza di opportunità, la discriminazione, la povertà, le guerre e la minaccia nucleare, l'emergenza climatica ed ecologica, in un'epoca segnata da incertezza, irrazionalismo, credenze ed ideologie retrograde e decadenti.
Oltre a comprendere in profondità la strutturalità e la processualità storica della crisi irreversibile del sistema dominante, il Simposio vuole soprattutto essere un catalizzatore per la presentazione di nuove vie umaniste per superarla.
È perciò fondamentale includere i contributi di tutte le espressioni culturali , comprendendo e superando pregiudizi e limiti della matrice politica, economica e culturale imposta anche da una mentalità colonialista e patriarcale. Gli elementi più evoluti delle diverse culture devono convergere per servire da base alla prima civiltà planetaria della storia umana.
Ma nessun cambiamento sarà possibile senza una trasformazione del modo in cui guardiamo noi stessi e ciò che accade nel mondo. Intendiamo sviluppare uno sguardo che trascenda la meccanica di un mondo vittima della meschinità e della follia, allargando la prospettiva attraverso lo sviluppo di una coscienza lucida e alimentando la "buona conoscenza". Durante il Simposio attingeremo alle aspirazioni più alte di ogni individuo e dell'umanità intera: ci ispireremo a quelle esperienze profonde e comuni che hanno permesso all'umanità di evolvere nel corso della storia e che hanno favorito, in altre epoche, il recupero di un nuovo senso esistenziale, integrando e superando valori ormai obsoleti.
Ė una sfida per questo Simposio riprendere le esperienze positive dei momenti umanisti della storia, per porre l'accento su nuove e brillanti utopie. Queste immagini, sorgendo da tensioni profonde e bisogni vitali dell’epoca odierna, sono capaci di orientare l'umanità verso una direzione liberatoria.
In questa direzione si esprime una sensibilità che afferma che l'essere umano è valore e preoccupazione centrale, che tutti gli esseri umani sono uguali e in cui si valorizza la diversità personale e culturale. Allo stesso modo, si promuove un atteggiamento che vuole sviluppare la conoscenza oltre ciò che è accettato o imposto come verità assoluta, la libertà delle idee e delle credenze e il ripudio di tutte le forme di violenza.
In definitiva, il Simposio vuole essere uno spazio di dialogo costruttivo e creativo che oltre a stimolare una condivisione delle conoscenze sulle origini della crisi multidimensionale di un sistema che imprigiona lo spirito umano, vuole soprattutto incoraggiare quelle prospettive umaniste che possano ispirare la società verso un futuro senza muri, non violento, sostenibile ed equo: la Nazione Umana Universale.
In questa pagina è possibile trovare la presentazione dei contributi accettati dal Comitato Scientifico e proposti da 142 fra relatori e gruppi.